GRANDI EVENTI: CARAVAGGIO E LA RESURREZIONE DI LAZZARO - 23 giugno 2012

«[...] Passando egli dopo a Messina, colorì a' Cappuccini il quadro della Natività, figuratavi la Vergine col Bambino fuori la capanna rotta e disfatta d'assi e di travi; e vi è San Giuseppe appoggiato al bastone con alcuni pastori in adorazione. Per li medesimi Padri dipinse San Girolamo che sta scrivendo sopra il libro, e nella Chiesa de' Ministri de gl'Infermi, nella cappella de' signori Lazzari, la Risurrezione di Lazzaro, il quale sostentato fuori del sepolcro, apre le braccia alla voce di Cristo che lo chiama e stende verso di lui la mano. Piange Marta e si maraviglia Madalena, e vi è uno che si pone la mano al naso per ripararsi dal fetore del cadavero. Il quadro è grande, e le figure hanno il campo d'una grotta, col maggior lume sopra l'ignudo di Lazzaro e di quelli che lo reggono, ed è sommamente in istima per la forza dell'imitazione. Ma la disgrazia di Michele non l'abbandonava, e 'ltimore lo scacciava di luogo in luogo [...]»
Le Vite de' pittori scultori e architetti moderni, Giovan Pietro Bellori

La Resurrezione di Lazzaro è la prima opera eseguita a Messina da Caravaggio, tra il 1608 e il 1609. Come attesta Bellori, il dipinto era destinato alla Chiesa dei Padri Crociferi e commissionato dal ricco mercante genovese Giovan Battista Lazzari, al cui casato allude il tema stesso dell'opera.
In occasione del restauro finanziato dall'Associazione Culturale Metamorfosi ed eseguito dall'Istituto Centrale del Restauro, la tela verrà esposta, per la prima volta in assoluto a Roma, nella sede di Palazzo Braschi, dal 2 maggio al 30 giugno.