IL PALATINO: GLI ORTI FARNESIANI E LA VIGNA BARBERINI - 12 settembre 2020

sabato 12 settembre, ore 15.30
presso l’ingresso del Foro Romano, largo della Salara/largo Corrado Ricci
€30,00
n. max. partecipanti: 18
obbligatorio uso di propria mascherina
previsto uso di auricolari per ascolto a distanza
con Giordana Buonamassa Stigliani


Il Palatino è luogo infinito di memoria storica: qui si colloca la nascita di Roma; qui si costruisce la massima rappresentazione del potere imperiale. Ma il Palatino è soprattutto luogo di continuità storica: mai abbandonato, conosce la stratificazione di una storia millenaria in tutte le sue fasi.

Al di là del consueto circuito turistico che porta veloci visitatori dal Colosseo al Foro Romano, scegliamo un percorso alternativo, dal passo lento, in un giardino inaspettato, contemporaneamente reale e immaginario, fino al belvedere già amato dai Farnese e che ancora oggi permette di riempirsi gli occhi della Bellezza più autentica di Roma.
La famiglia Farnese, alla fine del ‘500, acquistò gran parte della superficie disponibile del Palatino, trasformandola in uno splendido giardino. La costruzione degli Orti Farnesiani avvenne per opera di Girolamo Rainaldi, su specifica commissione di Alessandro Farnese, nipote di Paolo III.
L’orto fu considerato come il più antico giardino botanico nel mondo occidentale.
Il complesso era organizzato su una serie di terrazze, unite da rampe, le quali passando per il Ninfeo della Pioggia arrivavano fino al teatro delle Fontanone. Quest’ultimo aveva il centro nella Casina affrescata, sormontata da voliere piene di uccelli esotici. Davanti all’uccelliera troviamo le reliquie dei palazzi imperiali. Il parapetto antistante consente la vista dall’alto del Foro, restituendo lo spettacolo più bello che la Storia ci abbia tramandato.

Naturalmente, la visita non tralascerà le emergenze storiche e archeologiche più significative del Palatino, scegliendo di terminare il percorso con un altro luogo evocativo: la Vigna Barberini, passata dalla famiglia al demanio dello Stato, nel 1909: oggi è un prato verde da cui si gode un panorama inaspettato: da San Gregorio al Celio alle statue di San Giovanni in Laterano, al Colosseo, agli archi di Tito e Settimio Severo, infilati uno nell'altro in una indimenticabile prospettiva.