VIAGGIO NEI MUSEI CAPITOLINI: IL COLOSSO DI COSTANTINO, LA LUPA, IL CORTILE E IL GIARDINO - 06 aprile 2024

sabato 6 aprile, ore 10.00
piazza del Campidoglio, presso il Marco Aurelio
per i residenti in Roma Capitale e nell’area metropolitana (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): intero €30,00; ridotto €28,00;
per possessori MIC: €15,00 (si sconsiglia di rinnovare la tessera MIC nel giorno e sul luogo della visita stessa, causa code e tempi d’attesa)
con Giordana Buonamassa Stigliani

https://www.museicapitolini.org/it/mostra-evento/statua-colossale-di-costantino


Nel cortile del Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini, si trovano la testa, il braccio destro, il polso, la mano destra, il ginocchio destro, lo stinco destro, il piede destro e il piede sinistro in marmo della statua colossale di Costantino (IV secolo d.C.), rinvenuti nel 1486, durante il pontificato di Innocenzo VIII. Ritenuta tra le opere più importanti dell’antichità, con i suoi 13 metri circa di altezza, è uno degli esempi più significativi della scultura romana tardo-antica.
Dell’intera statua, riscoperta presso la Basilica di Massenzio, oggi è possibile osservare un’impressionante ricostruzione, collocata nel giardino di Villa Caffarelli, in scala 1:1.
Il giardino Caffarelli insiste in parte sull’area occupata dal Tempio di Giove Ottimo Massimo, che ospitava la statua di Giove, la stessa forse da cui il Colosso fu ricavato o che comunque ne costituisce il modello di derivazione. I resti del tempio sono oggi visibili all’interno dell’Esedra di Marco Aurelio
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La nostra visita si svolgerà in esterni nel giardino Caffarelli, e all’interno dei Musei Capitolini, nel cortile del Palazzo dei Conservatori per ammirare i frammenti originali del Colosso, e poi nelle sale del Palazzo dei Conservatori, fino all’Esedra di Marco Aurelio, dove si conservano i celeberrimi bronzi che il 15 dicembre 1471, papa Sisto IV volle “restituire” al Popolo Romano trasferendoli dalle sedi papali del Laterano. Si trattava di opere sfuggite alla fusione, alla quale di regola venivano sottoposti i materiali in bronzo alla fine del mondo antico, e considerate di grande prestigio, in quanto simbolo della passata gloria romana. Insieme alla Lupa, allo Spinario, al Camillo, studieremo la testa colossale di Costantino con il globo e la mano bronzei dal Laterano, e li raffronteremo con il Colosseo marmoreo dalla Basilica di Massenzio
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Racconteremo di come si formò il primo nucleo di quelli che diventeranno i Musei Capitolini, il più antico museo pubblico al mondo, e tracceremo la storia di queste opere e il loro profondo significato simbolico.